Dai liquidity event delle aziende familiari italiane liberati oltre 300 mld euro in 10 anni
Si parla di oltre 300 miliardi di euro. A tanto ammontano i flussi liberati dai liquidity event, ossia le cessioni totali o parziali di aziende, che hanno coinvolto negli ultimi 10 anni le imprese italiane a controllo familiare. Risorse consistenti, raccolte dalle famiglie imprenditoriali italiane, riallocabili nel mercato per finanziare nuove idee di impresa, nuove startup e nuovi investimenti nell’economia reale. A fare i conti è una ricerca condotta da Pictet WM in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano, che ha analizzato le operazioni chiuse dal 2013 al 2022.
Stando all’analisi, gli affari portati a termine nel decennio in esame sono stati oltre 2.360 e, per le 1.055 operazioni delle quali si conosce il controvalore, la cifra complessiva ammonta a 141 miliardi di euro. Un dato che, proiettato su tutto il campione (includendo, quindi, anche i deal undisclosed) restituisce un ammontare più che raddoppiato. E così, i liquidity event sono diventati un tema strategico per il Paese. Dato che le famiglie e gli imprenditori che ricevono dalla cessione delle loro aziende un ingente flusso di liquidità diventano a loro volta dei veri e propri investitori istituzionali.
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